DI UN ULISSE E DI UNA PENELOPE
DI UN ULISSE E DI UNA PENELOPE

DI UN ULISSE E DI UNA PENELOPE

uno spettacolo di Roberto Solofria
di Marilena Lucente
con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli
progetto sonoro Paky Di Maio
costumi Alina Lombardi
scenografia Antonio Buonocore
collaborazione ai movimenti scenici Luigi Imperato
disegno luci e foto di scena Marco Ghidelli
ufficio stampa Napoleone Zavatto
trasposizioni in napoletano Roberto Solofria
produzione Mutamenti/Teatro Civico 14

Guerra d’amore, guerra per amore. Tutto cambia dopo il ritorno ad Itaca. Mare in tempesta. Odio. Sangue. Il rosso, il blu, l’oro. Amore. Amore? L’incontro, il rincontrarsi, il ritrovarsi, stringersi le mani, sentire l’odore, il sapore. É questo che cercavo, é questo che non trovavo. É più facile conoscersi o riconoscersi? Memorie, lontane, e ancora presenti. Ecco l’amore più forte del tempo, più forte dell’uomo, più forte del mare, più forte di guerre, più forte di viaggi, di incontri, di altri amori. Ma l’amore di lui non vince su tutto, non è così forte, non è così certo. L’amore di lei, sì che combatte, sì che ti aspetta, é lei che ti chiede del prossimo viaggio.

Cosa sarebbe il mondo senza i viaggi di Odisseo? Insieme a lui ci siamo messi tutti in mare. Passione per la conoscenza, arguzia, compagni di avventure, notti a parlare con il cielo. La smania degli orizzonti, la nostalgia della casa. Le emozioni di Ulisse sono così, grondanti di contraddizioni. Ma anche lei, Penelope, con la sua attesa astuta, il coraggio della solitudine, l’inamovibilità dell’amore, ha dato forma a un modo di vivere l’amore. Entrambi enigmatici, non ci stanchiamo mai di leggerli e interpretarli. Ci sembra di conoscerli da sempre – di un Ulisse, di una Penelope – a volte sembra persino che ci assomiglino in qualche tratto. Eppure, da Omero in poi, poeti e romanzieri hanno tirato fuori mille Ulisse e Penelope, sempre diversi, ciascuno con la propria singolarità, una scintilla che fa una nuova luce su tutta la tradizione. Viaggia ancora Ulisse, e Penelope è ancora sull’isola, a indagare quel mistero del tempo che è l’attesa. Cosa accade quando Ulisse raggiunge Itaca? Cosa succederà adesso che il desiderio infinito potrà placarsi? Il desiderio dell’uno e dell’altro, il desiderio dell’uno per l’’altro. Quell’incontro in cui tutto sembra poter ricominciare, cambia Ulisse e Penelope come non era accaduto in venti anni. Domande furiose che nascono solo dall’amore. Quando si sta male per averlo perduto, quando si pensa di averlo ritrovato, e si teme e si trema al pensiero del futuro. Chiunque abbia avuto un’Itaca nella propria vita sa di cosa stanno parlando, quei due.