TIP Teatro
Il Vespro della Beata Vergine

Il Vespro della Beata Vergine

Il Vespro della Beata Vergine

Ph: Dora Coscarelli

di Antonio Tarantino

con Dario Natale
regia di Mauro Lamanna
disegno sonoro Alessandro Rizzo
disegno luci Omar Scala
scena Pasquale De Sensi
contributi strumentali Mattia Natale / Donato Parente
vfc Giorgia Morabito
abito di scena Santina Nicotera
foto Luca Imperiale Dora Coscarelli
grafica Pasquale De Sensi / Annarita Russo
comunicazione / Domenico D’Agostino
produzione Scenari Visibili.

anteprima debutto sabato 26 settembre 2020 TIP Teatro Lamezia Terme.

Il Vespro della Beata Vergine__Scheda Scenari VIsibili

Video Integrale
• Sulle orme di Antonio Tarantino di Michele Di Donato
• “Telefono Casa” di Subhaga Gaetano Failla

Antonio Tarantino (1938 –2020) per il teatro italiano contemporaneo è stato un punto di riferimento, uno scrittore irregolare in tutti i sensi, per la sua biografia, la sua lingua, le sue trame che hanno lasciato un segno importante. La poetica di Tarantino si lega irrimediabilmente al disincanto, all’ironia, alla lucidità beffarda della sua visione politica e esistenziale, che nei suoi lavori diventa una graffiante fotografia della dimensione sociale collettiva e personaggi che sono come anime eternamente ferite, sconfitte ma disperatamente vive. In un’ intervista aveva dichiarato: “La Storia è come una sfinge: promette senza mantenere o getta sul piatto delle cose imprevedibili. Io sono giunto a una conclusione provvisoria: non c’è niente di prevedibile, non si possono avere certezze, non c’è nessun determinismo. Il nostro pensiero è traviato da molte idee rassicuranti, come oppio che ci impedirà di vedere le cose per quelle che sono, semmai sia possibile dotarsi di efficaci strumenti di analisi”. La sua analisi era contraddistinta da toni feroci e una splendida lingua, perché da subito Tarantino si è posto il problema della lingua e della scrittura come direttamente collegato al teatro e alla sua evoluzione in senso innovativo. Il vespro della Beata Vergine, insieme a Stabat Mater, Passione secondo Giovanni e Lustrini, è parte della splendida raccolta Quattro atti profani, straordinaria tetralogia di ispirazione religiosa, tragica e grottesca narrazione di un mondo di antieroi commoventi e strazianti.