“…non so dove vado, non so perché sorrido… “, un antico detto medievale, recentemente citato da filosofi come Vito Mancuso, e che esprime la letizia e l’accettazione del mistero della vita e dell’esistenza. Più che una citazione, ci pare un’invocazione che può contenere i sensi di questa XXII edizione di RiCrii, ancora alle prese con il Ri-Creare il presente, questo presente così… distante da quello immaginato.

Dieci spettacoli, dieci cangianti prospettive di osservazione: dalla Resistenza, al Dubbio, dalla Memoria, al Dolore, alla Ribellione, dall’Ancestrale alla Diversità, dalle stanze di Barbablù alle fotografie Deteriorate da corrosioni che rimodellano le figure come in un carosello danzante. Il tutto come sempre, in quel cantiere mutevole che è il TIP Teatro Biblioteca.